E’ importante capire come identificare gli influencer del web e perché può essere molto utile coinvolgerli in una campagna marketing.
Queste sono le regole che abbiamo scritto sulla nostra lavagna.
- Chiedere ai potenziali influencer cosa fanno. Se rispondono “influencer” non li assumiamo. Se dicono, ad esempio, “fotografo” o “disegnatore” prendiamoli in considerazione
- Ingaggiare un grosso nome va bene ma, con lo stesso budget di uno iper-famoso, possiamo attivare 30-40 microinfluencers che complessivamente generano più conversioni
- Ok, se il CEO è irremovibile sul grosso nome, la regola n.2 non è obbligatoria
- Per retribuirli, tenere sempre a mente la distinzione tra chi “produce contenuti” e chi “distribuisce contenuti”
- Le piattaforme online che promettono miracoli sono una scorciatoia rischiosa
- I loro contenuti devono generare visibilità e conversioni per il cliente e non per sé stessi
- Ricordiamoci che riceveremo richieste di compensi senza senso
- Avere un miliardo di followers non significa niente, contano l’affinità e le interazioni
- Si, anche gli influencer famosi possono avere finti followers
- E’ un settore ancora giovane, possiamo costruire noi le regole.
Queste sono dieci regole semi-serie che ci aiutano a identificare gli influencer e a selezionare i più adatti per una specifica campagna.
Se ti interessa, puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo Come gestire gli influencer e misurare il ritorno sull’investimento, puoi leggere di alcune delle campagne che abbiamo curato e scoprire come possiamo aiutarti ad accendere il tuo palcoscenico digitale.